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La Tiburtina Valley al Prefetto: "Se non potete sgomberare i capannoni allora comprateli"

Prima lo sgombero, poi una nuova occupazione. Monta la rabbia dei proprietari dei capannoni di via Vannina che lanciano una provocazione al Prefetto

Dopo lo sgombero tornarno gli occupanti abusivi nei capannoni di via Vannina, una traversa della Tiburtina Valley. Così, i proprietari delle strutture, scrivono al Prefetto, chiedendo un intervento e lanciano una provocazione: "Se i capannoni non possono essere sgomberati allora comprateli". Nonostante l'occupazione, infatti, i proprietari degli stabili continuano a pagare le tasse, come Imu e Tasi. Monta la rabbia ma soprattutto l'indignazione. 

"Alcune aziende sono in leggera ripresa ma molti capannoni industriali sono inattivi e purtroppo preda di ospiti di etnìa rom ed extracomunitari", scrive uno dei proprietari dei capannoni di via Vannina 78, in una lettera aperta al prefetto Franco Gabrielli. 
Già nei mesi scorsi, i proprietari degli stabili, attraverso le pagine di Roma Today, avevano lanciato il grido d'allarme sul degrado e l'abbandono di questa parte della Tiburtina Valley. 

Ancora nella lettera a Gabrielli si legge: "Nel giorno in cui un potenziale acquirente avrebbe dovuto presentare l'offerta di acquisto, il capannone di via Vannina è stato occupato, così - continuano i proprietari - è iniziata la trafila di denunce che ha visto il 16 lo sgombero". Però, spiegano: "Da allora è ancora peggio, persone di etnìa Rom rompono lucchetti e catene e rientrano, aiutati da altri extracomunitari, a loro volta cacciati dalle cooperative". Inoltre, puntualizzano: "Al civico 78 di via Vannina, l'Acea continua a fornire acqua". 
Inoltre, i proprietari: "Questa mattina abbiamo avuto un incontro con il Presidente del Municipio, l’Ama ,l’Assessore municipale all’edilizia ed altri addetti di Roma capitale che non è stao molto fruttuoso, perché molti imprenditori stanno seriamente pensando di abbandonare la zona e trasferirsi". A a generare malcontento sono soprattutto le risposte delle istituzioni: "Le risposte sono sempre le stesse, mancano fondi e progetti, intanto - continuano i proprietari - anche la ditta che dovrebbe ripulire lo stabile al civico 76/78 ha rinunciato all’incarico, considerandolo troppo pericoloso ma noi continuiamo a pagare tutte le tasse". 

Infine, in riferimento ai tavoli sulla sicurezza tra prefettura e municipio IV, i proprietari si chiedono: "Durante la riunione è emerso che sgomberare i capannoni creerebbe un problema di ordine pubblico".


A queste premesse poi la provocazione. "Comprate i capannoni dismessi al solo valore catastale e utilizzateli come meglio credete", tuonano con rabbia i proprietari. 

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