L'assessore Pirrone e quella mail alla cittadina: "Solo ironia. La penso come il gruppo del M5s"

“Ormai a più di otto mesi dal cambio di amministrazione è il caso di tirare un po’ le somme, vi ho votato ma sono delusa”. “Ci dispiace di non averla risvegliata in Svizzera in soli otto mesi”. Questo uno stralcio dello scambio di mail, passato agli onori della cronaca, tra una cittadina del quartiere Colli Aniene e l’assessore Alessandro Pirrone. Un fatto che ha inevitabilmente scatenato il dibattito politico tra le opposizioni e ha fatto storcere il naso anche al gruppo consiliare pentastellato del tiburtino che ha preso le distanze dall’atteggiamento di Pirrone. Un quadro che ha fatto presagire dissidi interni alla maggioranza mai venuti fuori prima.

Abbiamo intervistato l’assessore ai lavori pubblici, all’ambiente e alla sicurezza sull’intera vicenda. Ecco le sue risposte.

Assessore, partiamo da una domanda che si sono fatti tutti: perché  quella risposta alla cittadina?
Ho  voluto scrivere in forma ironica, giocando sugli otto mesi e sul perché dopo otto mesi non eravamo stati in grado di rispondere alle esigenze della cittadina. Bhè, a me otto mesi sono sembrati davvero pochi per poter dare una svolta definitiva a quella che era l’azione di governo.

Dopo il nostro articolo, nella replica che ci ha inviato ha affermato, tra le altre cose: “E’ mio primo dovere concentrarmi sulle criticità degli ultimi”. Può spiegare meglio questo concetto?

Il municipio IV è una comunità complessa in cui vi sono quartieri che hanno dotazioni sufficienti con un decoro comunque garantito, dove la qualità della vita è buona, e ci sono altri quartieri come San Basilio o Tiburtino III o ancora le estreme periferie, che soffrono molto il degrado e la mancanza di investimenti anche da parte del municipio e delle amministrazioni precedenti. Io intendo proprio questo. Come me la pensa la giunta e il consiglio. Tutto il movimento cinque stelle intende questo. Sono un assessore che deve eseguire i dettati della politica e la politica del movimento cinque stelle recita questo, nessuno deve rimanere indietro. Il nostro compito principale è recuperare con ogni mezzo e in ogni modo tutte quelle realtà territoriali che soffrono una distanza rispetto alle altre comunità come quella di Colli Aniene.

Il gruppo politico a cui appartiene, dopo la pubblicazione dello scambio delle mail, ha però preso le distanze dalla sua risposta...

Io penso che il gruppo politico abbia voluto ribadire esclusivamente l'assunto di ascoltare tutta la comunità e il ruolo del consiglio è appunto questo, sia che provenga da Colli Aniene, da San Basilio, o da uno dei 21 quartieri del Municipio. Il loro post mi ha trovato d’accordo. Il gruppo municipale del IV municipio è ciò che è il movimento cinque stelle, ovvero un insieme composito di persone che ha idee simili oppure diverse ma che attraverso il confronto riesce a processare le idee e a trovare una soluzione. Per noi il confronto è una forza, le differenze sono un’opzione da poter sfruttare, è giusto che ci siano dei confronti e anche dei disaccordi, l’importante è comunque arrivare a delle soluzioni e noi di questo siamo perfettamente consci.

Prima la nota bavaglio, poi la mail. A questo punto, cittadini e parte politica, come devono relazionarsi con le istituzioni e segnalare disagi?

Una piccola precisazione sulla nota bavaglio: non è stato un bavaglio, è stato un richiamo a tutte le componenti politiche che recitava solo una norma di diritto, prevista dalle leggi. I consiglieri hanno dalla loro parte gli strumenti previsti dal testo unico degli enti locali, quindi interrogazioni, interpellanze e mozioni e laddove volessero avviare attività che hanno in se un impegno finanziario da parte dell’amministrazione devono passare in giunta perché è la giunta ad avere la responsabilità della spesa.

E per quanto riguarda i cittadini?
Se i cittadini hanno delle criticità da rappresentare possono venere in ufficio e chiedere delucidazioni su tutti gli argomenti, noi siamo perfettamente disponibili. Quello che mi dispiace che alcune mail inviate contengano dei termini che poco hanno a che fare con i modi gentili con cui si ci rivolge anche alle istituzioni perché da una parte si richiede che le istituzioni rispondano in maniera cordiale, dall’altra devono accettare i modi poco urbani dei cittadini, questa cosa non funziona molto bene.

Quindi, quale sarà il suo atteggiamento nei confronti dei cittadini?
Ricevo quotidianamente circa 30 segnalazioni e anche risposte in cui i cittadini mi ringraziano per la azioni svolte. Questa mattina, ad esempio, un cittadino che inoltrava segnalazioni da luglio, residente proprio in uno dei quartieri rimasti indietro negli anni, ha voluto conoscermi, dopo la vicenda delle mail, e ringraziarmi per aver risolto dei disagi forti. Forse tutti dovrebbero riflettere sulle loro circostanze e sul loro luogo di vita.