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Sospesi e in attesa del verdetto dei probiviri: il M5s incapace di decidere sui 15 consiglieri "cacciati" del IV municipio

Il responso dei probiviri sarebbe dovuto arrivare entro agosto. L'intervista all'ex capogruppo pentastellata Germana Di Pietro

Furono sospesi dal Movimento Cinque Stelle con un post scriptum firmato da Crimi mentre il consiglio in cui si sarebbe votata la mozione di sfiducia all’ex presidente Roberta Della Casa chiesta dai suoi era ancora in corso. La sospensione, in attesa della decisione dei probiviri, sarebbe dovuta durare 90 giorni ma il termine è abbondantemente scaduto. Abbiamo incontrato Germana Di Pietro, ex capogruppo pentastellata del tiburtino. (LA STORIA)

A maggio la comunicazione della sospensione. Il gruppo ha avuto nuove indicazioni dal partito?

“Assolutamente no. Viviamo in un limbo e non si capisce quale sia l’entità del reato che abbiamo commesso, considerato che non esiste neppure un precedente. Tuttavia, si è trattato di un metodo anomalo considerato che il consiglio era ancora in corso e la votazione alla mozione non era stata ancora espressa”.

Qual è la vostra posizione? Intendente rientrare nel Movimento?

“Il Movimento dovrà prima assumersi la responsabilità di comunicarci la sua decisione in merito a quanto accaduto, poi ognuno di noi farà le sue valutazioni singolarmente considerato il trattamento che ci è stato riservato. Ma visti il silenzio e gli atteggiamenti avuti nei nostri confronti, il movimento non si dovrebbe neanche stupire o turbare se qualche ex consigliere si orientasse verso altri progetti”.

Come considera il comportamento del Movimento nei vostri confronti?

“Credo che il Movimento sia stato troppo leggero nel prendere questa decisione e che non abbia adeguatamente approfondito le motivazioni che ci hanno portato a votare la sfiducia. Suppongo si tratti di opportunità politica”.

In questi mesi avete avuto contatti con la sindaca?

“Assolutamente no”

Negli ambienti della politica capitolina si indica il suo nome come possibile candidata alle primarie del pd in municipio. E’ vero?

“Questa voce è giunta anche a me, ma è solo una voce che forse è stata messa in giro per screditare il gruppo ormai ex del M5s del Tiburtino. E anche qui insisto sul fatto che si tratti probabilmente di una scelta politica per archiviare la nostra situazione. Soprattutto perché ad oggi il M5s al Tiburtino non ha nessuno, se non pochissimi attivisti che si contano sulle dita di una mano”.

Vuole aggiungere altro?

“Sì, il modo con cui stiamo stati sospesi è un modo sbagliato e non deve essere un modello che purtroppo però si sta replicando anche altrove dove i gruppi sono coesi e lavorano bene”.

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