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Ponte Mammolo Ponte Mammolo / Via Attilio Benigni

Dalla Tiburtina Valley alla "fabbrica dell'ex penicillina": la sicurezza, questa sconosciuta

La denuncia di Roberto Santoro (FdI): "Che fine hanno fatto le telecamere?"

Sono circa milleseicento le firme raccolte per chiedere una maggiore sicurezza nel quartiere Ponte Mammolo (nei mesi scorsi teatro di rapine ad attività commerciali anche in pieno giorno) come in tutti gli altri quartieri del Municipio IV. A promuovere la petizione è stato Roberto Santoro, consigliere del gruppo Fratelli d’Italia che da tempo si batte per garantire la tutela dei cittadini e che nella mattina di mercoledì ha consegnato il documento al municipio. 
I punti critici del Municipio che minano la sicurezza dei residenti

I residenti chiedono maggiore sicurezza

“Il nostro territorio – ha spiegato – è vessato dalla presenza di zone molto particolari che spesso diventano terra di nessuno, mi riferisco all’area della Tiburtina Valley ma anche alla struttura imponente che sorge su via Tiburtina meglio conosciuta come “ex fabbrica di penicillina”: uno stabile dormitorio”. Su quello che ormai resta dell’ex fabbrica ha aggiunto: “L’area è attualmente posta sotto sequestro anche per la presenza di rifiuti tossici e nonostante questo continua ad essere dimora di cittadini di varia nazionalità – ha continuato – per tutelare i residenti e i pendolari infatti è stata anche spostata la fermata degli autobus che prima si trovava proprio dinanzi all’accesso della fabbrica”. 

“Occorrono telecamere di sorveglianza”

Nell’ottobre dello scorso anno un bando della Regione Lazio ha messo a disposizione dei fondi per l’installazione di telecamere e per la lotta al degrado ma il Municipio IV non ha partecipato rimanendo di fatti escluso dalla possibilità di usufruirne. All’epoca dei fatti ci fu un duro attacco da parte del Partito Democratico a cui la presidente del Municipio aveva riposto con un “piano b” ovvero un finanziamento da Roma Capitale. Oggi è Fratelli d’Italia, Roberto Santoro, a battere i pugni sul tavolo e a chiedere conto delle telecamere mai installate: “Dove sono finite le telecamere di videosorveglianza? – ha concluso Santoro – sono importanti non solo perché messe in punti strategici possono tutelare la sicurezza e l’ambiente ma anche perché fungono da deterrente”. 

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