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Trasferimento delle bancarelle da via Tiburtina: un dettaglio della delibera accende la polemica

Un emendamento aggiuntivo alla delibera con la scritta "via sperimentale" apre lo scontro tra PD e M5s

Si accende la polemica al Tiburtino sulla delocalizzazione delle bancarelle da via Tiburtina a via Meda stabilita da una delibera di giunta approvata anche in consiglio municipale: il trasferimento dei 12 ambulanti avverrà entro il 26 aprile. Poco più di un mese e i marciapiedi della via consolare saranno “liberati”, un intervento che procede di pari passo con la rimozione dei blocchi di cemento dalla corsia centrale di via Tiburtina che da oltre dieci anni tenevano in “ostaggio” il quartiere. 

L’incontro con le sigle sindacali prima del consiglio municipale

Pochi giorni prima della votazione, il 13 marzo, sempre nei locali di via Tiburtina 1163, si è svolto un incontro tra gli assessorati di riferimento e le sigle sindacali, assolutamente in disaccordo sul trasferimento. Tra questi Mario Tredicine (UPVAD) che (stando al verbale della seduta) chiede di tenere il tavolo aperto anche dopo l’approvazione della delibera in consiglio. Come lui, in disaccordo anche Enzo Colvari (AIARC) e Di Porto (Fivag). 

La votazione della delibera in consiglio municipale

Dopo l’approvazione dello schema di delibera in una riunione di giunta e il passaggio in commissione affari generali, il documento è stato discusso e votato nella mattina di venerdì (15 marzo) durante il consiglio municipale. Ad uscire dall’aula il gruppo Fratelli d’Italia che di fatto non ha partecipato alla votazione e che ai nostri taccuini ha definito la delibera “illegittima”. Ciò nonostante il documento “passa” e la delibera viene approvata con un emendamento aggiuntivo: alla proposta di deliberazione viene aggiunta, appunto, la dicitura “in via sperimentale”. 

L’attacco del PD: “Quando si governa ci vogliono gli attributi”

Ad attaccare la giunta Della Casa è il Partito democratico del Tiburtino che nonostante abbia votato a favore della delibera contesta l’aggiunta dell’emendamento. “L’emendamento che introduce la “via sperimentale” è l’ennesima dimostrazione che quando si governa un territorio è necessario non avere paura e non indietreggiare davanti a nulla, cosa che non si può dire del M5s – ha commentato Massimiliano Umberti, capogruppo PD al tiburtino - Con questa delibera i grillini fanno finta di cambiare le cose lasciando tutto come prima perché se per un periodo le bancarelle saranno allontanate dalla via poi c’è il rischio che con un ricorso al Tar torni tutto come prima. Il M5s locale non è diverso da quello nazionale, getta fumo negli occhi dei cittadini”. 

“Sperimentale non vuol dire che le bancarelle torneranno su via Tiburtina”

“In via sperimentale”: è questa la frase che ha acceso la polemica al Tiburtino. Abbiamo raggiunto l’assessora al commercio Daniela Giuliani che ha spiegato e puntualizzato il significato della dicitura: “Sperimentale non significa che qualora gli operatori non dovessero trovarsi bene in via Meda ritornerebbero su via Tiburtina, sulla via consolare c’è un “no” definitivo anche da parte degli uffici municipali e comunali che ci hanno lavorato: la via non è idonea e questo deve essere chiaro”. Ha aggiunto: “Con la parola “sperimentale” abbiamo voluto precisare che si tratta della prima volta in cui procediamo alla delocalizzazione delle bancarelle a cui faranno seguito altre”. Tuttavia Giuliani ha precisato: “Qualora gli operatori non dovessero lavorare bene in via Meda potrebbero presentare istanze che verranno prese in considerazione su possibili trasferimenti ma non torneranno mai più su via Tiburtina”. 

Della Casa attacca il PD e FdI: "Troppe polemiche"

Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente del Municipio, Roberta Della Casa: “La parola sperimentale ha suscitato fin troppe polemiche, è troppo comodo per il PD dire di non voler votare quel punto della delibera, ricordo che nei municipi da loro amministrati non è ancora partita la delocalizzazione prevista invece dalla delibera comunale. Fratelli d’Italia ha già manifestato il loro dissenso in precedenza e anche uscendo dall’aula. Ma “sperimentale” significa che monitoreremo la nuova situazione degli ambulanti perché non vogliamo penalizzare nessuno, significa inoltre un’apertura al dialogo con gli operatori così come loro stessi ci hanno richiesto”.  

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