rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Colli Aniene Colli Aniene / Via del Frantoio

Tiburtino III, residenti e migranti insieme contro i problemi del quartiere

Gli organizzatori: "Disponibilità ad accogliere chi fugge da guerre e povertà, ma contemporaneamente denunciando le reali responsabilità sulle precarie condizioni in cui versa questo territorio"

Centinaia le persone che, nella giornata di ieri, domenica 15 novembre, sono scese tra le strade del quartiere Tiburtino III aderendo, così, all'iniziativa dal titolo 'Tiburtino III: accogliamo ma guardate come stamo'. L'evento è stato promosso dai residenti del quartiere, supportati dal nodo territoriale tiburtino ed è nato in merito all'attenzione sollevata nelle scorse settimane sul centro d'accoglienza di via del Frantoio.

Tiburtino III, tra integrazione e riqualificazione

Residenti e migranti, insieme. Ma non è la prima volta che accade nel quartiere. "Già nei giorni precedenti, con il contributo deli abitanti e dei migranti del Tiburtino, è stato riqualificato un campo da calcio al centro del quartiere da tempo abbandonato, restituito alla fruibilità di tutti e su cui, già nella giornata di ieri, si è svolto un torneo di calcetto intercontinentale a cui hanno partecipato da decine di bambini e ragazzi", fanno sapere gli organizzatori dell'evento. 

L'EVENTO - Una sfilata tra le strade del quartiere, dietro lo striscione con su scritto 'Tiburtino III: accogliamo ma guardate come stamo' a cui hanno preso parte "uomini, donne e bambini di ogni colore della pelle, affermando la disponibilità ad accogliere chi fugge da guerre e povertà, ma contemporaneamente denunciando le reali responsabilità sulle precarie condizioni in cui versa questo territorio, come tanti altri, la cui quotidianità è fatta di disoccupazione, mancanza di uno spazio di socialità, vendita delle case popolari, scarsa manutenzione dei lotti e degli spazi verdi'. Un sì all'accoglienza, dunque, senza dimenticare, però, i disagi che attanagliano la vita quotidiana dell'intero quartiere. 

ISTITUZIONI SORDE - "Responsabilità più che mai evidenti in questo caso poiché non solo le istituzioni si sono sempre dimostrate sorde alle problematiche del territorio, ma hanno anche innescato da mesi una situazione esplosiva rispetto all'accoglienza e integrazione dei migranti con l'improvviso sgombero, a maggio, della baraccopoli di Ponte Mammolo, cui il trasferimento a via del Frantoio è direttamente collegato", aggiungeono. Inoltre, spiegano: "L'11 maggio le ruspe hanno sgomberato l'insediamento di Ponte Mammolo, abitato da centinaia di persone". Cosa resta a Ponte Mammolo? Gli organizzatori dell'evento di domenica precisano: "Al quartiere è rimasto un cumulo di macerie contenenti anche componenti tossici come l'amianto, ancora in attesa di rimozione". E sullo sgombero aggiungono: "Le persone sgomberate dalla baraccopoli sono andate a ingrossare le fila dell'emergenza accoglienza e sono state spostate come oggetti dal parcheggio della metro dove sono rimaste per settimane al Baobab di via Cupa, centro d'accoglienza, invischiato nelle maglie di Mafia Capitale, per poi passare alla tendopoli sul piazzale Est della Stazione Tiburtina". Infine, via del Frantoio. "Sono stati 'redistribuiti' in diverse strutture, tra cui quella che dovrebbe sorgere in via del Frantoio", puntualizzano.

LA RIQUALIFICAZIONE AL TIBURTINO III: L'auspicio degli organizzatori: "Il quadrante tiburtino ha dimostrato di essere contrario alle strumentalizzazioni politiche e alle prese in giro dei politicanti, di essere disponibile a iniziare nuovi percorsi di attivazione dal basso, anche insieme ai migranti, che non solo denuncino le problematiche, ma agiscano direttamente per migliorare le condizioni dei propri quartieri". E su quanto avverrà nel prossimo futuro spiegano: "L'iniziativa di ieri è, dunque, solo la prima di quello che si auspica essere un percorso duraturo di intervento e riqualificazione reale, a Tiburtino III come su tutto l'asse della Tiburtina".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tiburtino III, residenti e migranti insieme contro i problemi del quartiere

RomaToday è in caricamento