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Tiburtino III, al consiglio straordinario tensioni tra attivisti antifascisti e CasaPound

Feriti tra le fila dei fascisti del terzo millennio e degli attivisti di sinistra

CasaPound da una parte, i movimenti territoriali antifascisti dall'altra. Tensione e scontri in via del Badile al Tiburtino III dove era in programma il consiglio straordinario del IV municipio dedicato al centro di via del Frantoio. Un consiglio voluto e ottenuto dai fascisti del terzo millennio e contestato dagli attivisti di sinistra. Massima allerta e location diversa dal municipio tiburtino. Le precauzioni però non sono bastate ad evitare i disordini. 

Scortati e protetti dalla polizia i 30 fascisti del terzo millennio di CasaPound hanno fatto il loro ingresso nel centro anziani. Ad accompagnarli i cori di scherno degli attivisti di sinistra ("ma che siete venuti a fà..."), relegati all'esterno. "Fascisti carogne tornate nelle fogne", uno dei cori più gettonati. 

Dopo aver forzato il cordone delle forze dell'ordine, un gruppo di antifascisti è riuscito ad entrare nel centro anziani di via del Badile ed è entrato in contatto con i militanti di CasaPound. Sono intervenuti gli agenti in assetto antisommossa e hanno diviso gli schieramenti. Alcuni esponenti di estrema destra sono stati feriti dal lancio di oggetti. 

Feriti si registrano anche tra gli esponenti antifascisti.

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La versione della Questura 

La Questura spiega che "per garantire il regolare svolgimento del consiglio, sono stati predisposti adeguati servizi. All’avvio dei lavori, alcune persone aderenti alla sinistra antagonista romana, si sono adunate nei pressi del centro anziani fronteggiando le forze dell’ordine anche con aggressioni a mezzo di spray urticanti.
La concitazione creata dei dimostranti ha indotto la Presidente ad interrompere il Consiglio. Sono in corso trattative di mediazione al fine di evitare interventi con la forza".

Sequestri dei carabinieri

A seguito degli scontri avvenuti questo pomeriggio al centro anziani i Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato un casco, un'asta metallica, una lametta e una bandiera.

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Il commento della presidente del Movimento Cinque Stelle Roberta Della Casa

"Non ci sono i termini per portare avanti la democrazia. Quello che è accaduto è inammissibile e non condivisibile. Non è stato possibile dare svolgimento al consiglio per colpa degli estremismi. Non è nostra intenzione portare avanti l'assemblea, strumento democratico per eccellenza, davanti a questo tipo di atteggiamento".

La versione di CasaPound

"Siamo arrivati qui per seguire il consiglio straordinario che abbiamo richiesto insieme agli abitanti di Tiburtino III - ha commentato Mauro Antonini, responsabile Lazio Casa Pound Italia - eravamo all'interno del centro anziani quando sono arrivati i movimenti di sinistra che hanno superato il blocco e ci hanno attaccato con mazze e caschi, quindi noi siamo rimasti all'interno dove sono continuate le tensioni che hanno portato poi all'annullamento del Consiglio".
 

Il Nodo Territoriale Tiburtina

Michelangelo Giglio, Nodo Territoriale Tiburtina spiega quanto accaduto dal punto di vista degli antifascisti: "Siamo arrivati qui un po' prima del Consiglio perché crediamo sia un'assurdità che venga convocato un consiglio straordinario dopo che i fatti hanno dimostrato che le dichiarazioni della residente di Tiburtino III erano chiaramente una menzogna. A tutta l'amministrazione diciamo che hanno avallato un consiglio chiaramente  proposto dai fascisti, è assurdo, non si può dare legittimità ai fascisti. Inizialmente la polizia ha scortato i fascisti e li ha fatti entrare e dopo varie forzature alcuni fascisti hanno preso le botte e siamo riusciti ad annullare il consiglio".

I commenti delle forze politiche in municipio

"Il consiglio non si fa per evidenti problemi di ordine pubblico che è stato sottovalutato. E' la conseguenza di una serie di frizioni e questa è la ciliegina sulla torta, la politica non è più un luogo democratico" ha commentato Massimiliano Umberti capogruppo PD. A fare da eco alle sue parole l'ex minisindaco Sciascia: "Dopo un episodio del genere mi auguro ci siano provvedimenti, sia per la parte politica sia per la gestione della giornata. Come partito democratico lo avevamo già detto, venerdì". Ancora il commento di Gianni Ottaviano, capogruppo Fratelli d'Italia: "Mi dispiace che la democrazia debba arrendersi a questa situazione gestita male da chi da qualche settimana pensa di gestire il municipio".


 

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