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Settecamini San Basilio / Via Tiburtina, 1163

"Della Casa caccia la Brugiotti e non spiega perché. Al Tiburtino bavaglio al consiglio"

Le opposizioni hanno lasciato l'aula dopo la votazione della pregiudiziale rispetto all'audizione della minisindaca sulle dichiarazioni rese alla stampa dopo la cacciata dell'assessora Brugiotti

Una kermesse politica quella che sta andando in scena da qualche settimana nelle stanze del Municipio Roma IV iniziata con la “cacciata” dell’assessora Brugiotti, delegata nel giugno 2016 alla trasparenza e al bilancio. Le motivazioni addotte dalla minisindaca e la condizione dell’ormai ex assessora (maternità e parto) hanno sollevato le polemiche dei gruppi di opposizione che nella mattina di lunedì 27 febbraio hanno gridato: “E’ stato messo il bavaglio al consiglio”.

Ma andiamo con ordine. La prima delega era stata ritirata a pochi giorni dall’approvazione del bilancio (novembre 2016). In quella occasione, la presidente del Municipio al nostro giornale aveva commentato: “L’assessora ha necessità di un periodo di riposo, invece, il bilancio va affrontato subito”. Già all’epoca l’episodio non aveva lasciato indifferenti le opposizioni che avevano sottolineato l’importanza del momento istituzionale. Il polverone si è alzato però nei giorni scorsi, con il ritiro anche della delega alla trasparenza. Precisiamo che l’ex assessora al bilancio era in maternità e a gennaio è diventata mamma. “Non ha portato alcun risultato nonostante le sia stato ridotto il lavoro e le richieste minime che le sono state fatte, come quella di presentare gli obiettivi per il 2017” aveva chiarito la presidente. Raggiunta da Roma Today Emanuela Brugiotti commentava così la sua “cacciata”: “Discriminata? In realtà mi sento più offesa come professionista. Sono state dette cose che sul mio conto mi offendono e danneggiano come professionista ed è quella verità che mi preme ristabilire”.

Arriviamo all’epilogo della vicenda, almeno per ora. “Oggi nel IV municipio abbiamo assistito al consiglio bavaglio”. Parole dure quelle di Nicolò Corrado, consigliere dem e presidente della commissione trasparenza e controllo al tiburtino. Cosa è successo nelle stanze di via Tiburtina 1163? "Era stato convocato per questa mattina un consiglio con all'ordine del giorno l'audizione della Presidente del Municipio per riferire in aula in merito alle sue dichiarazioni rese a mezzo stampa sulla revoca dell'assessore Brugiotti ma la Presidente ha disertato l'aula giustificando la sua fuga con generici impegni istituzionali comunicati nella stessa mattina di oggi". Corrado ha proseguito: "La capogruppo pentastellata ha posto una pregiudiziale asserendo che la questione non dovesse essere discussa perché sulla revoca dell'assessora la presidente aveva solo il dovere di comunicare all'aula senza discussione di sorta".

Ennesimo punto su cui l’opposizione ha dissentito: “Noi chiedevamo di discutere delle dichiarazioni rese dalla presidente che a mezzo stampa diceva di aver allontanato l'assessora per non averle presentato il programma delle attività 2017, documento non rinvenibile da nessun altro assessore quindi non si capisce perché la discriminazione proprio per la Brugiotti”.  D’accordo con le opposizioni la direttrice del Municipio che, ha continuato Corrado: “Ha ritenuto che la pregiudiziale andasse respinta perché la richiesta di discussione riguardava le dichiarazioni della Presidente e non la revoca dell'assessore”. La pregiudiziale è stata messa ai voti, la maggioranza, va da sé, ha vinto e la richiesta di audizione è di fatti caduta. Un epilogo che ha visto i gruppi di minoranza lasciare l’aula.

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