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Martedì, 16 Aprile 2024

VIDEO | Viaggio a Tor Cervara, tra capannoni ed uffici abbandonati a rischio occupazione

Il nostro viaggio tra le fabbriche e le strutture abbandonate nella zona di Tor Cervara, periferia est di Roma, preda spesso di disperati che non sanno dove vivere

Degrado e abbandono la fanno da padrona tra gli edifici che una volta contribuivano all’economia della città. Dalle ex fabbriche ai capannoni ormai chiusi, ma anche strutture mai ultimate ed avviate. Scheletri di cemento e vetro vuoti e degradati che fanno di Tor Cervara, estrema periferia est di Roma tra la via Tiburtina e il quartiere San Basilio, meta di disperati che non hanno un posto dove vivere.

Strutture che vengono sgomberate ciclicamente, per poi tornare ad essere occupate. Come la ex fabbrica della Penicillina. Ormai sotto un annunciato sgombero (che dovrebbe essere messo in atto lunedì 10 dicembre)e  che negli ultimi mesi ha contato la presenza di almeno 500 anime, molti di loro provenienti da altre occupazioni di zona e non. “Abbiamo notato negli ultimi giorni molti di questi ragazzi, con borse e zaini, muoversi dalla ex penicillina verso una di queste fabbriche, a pochi passi dalla fabbrica abbandonata - dice Massimo di Asia Usb San Basilio -. Quello che vorremmo evidenziare è che in questo modo si continua a spostare il problema senza mai risolverlo per davvero. Dietro gli slogan politici a fini elettori c’è il nulla, mentre una soluzione potrebbe essere quella di trasformare queste strutture abbandonate di Tor Cervara in abitazioni popolari o centri d’accoglienza per migranti. Si da risposte a chi non a casa e si riqualifica la zona da tutto questo degrado”. Una scelta coraggiosa che la politica, locale e nazionale, preferisce però ignorare. Gli sgomberi portano più voti. Mascherati da "pugno duro contro gli illegali e clandestini", quando non si fa alro che mettere le persone in mezzo ad una strada incrementando l'insicurezza. Non certo il contrario.

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