Tagli bus a Casal Monastero, cittadini sul piede di guerra: "I ragazzi come arrivano a scuola?"
La soppressione del 434 e del 308p fa parte del piano di riorganizzazione delle linee Atac. "Nessuno ci ha informato nel merito" spiega il Cdq. Santori: "Casal Monastero non farà più parte della Capitale"
Linee 434 e 308p soppresse dal 27 Ottobre. Il cartello è appeso alle pensiline del bus di Casal Monastero, e avvisa i cittadini della prossima tranche di tagli interni all'operazione di riorganizzazione delle linee Atac. Ma i residenti non ci stanno e pretendono spiegazioni.
"Nessuno ci ha informato nel merito - spiega il Cdq - si tratta di una rivisitazione complessiva della rete del quadrante, con eventuali sostituzioni delle suddette linee con altre più efficaci ed efficienti, o se sarà una soppressione definitiva?". Il problema si pone alla luce dei già scarsi collegamenti dell'area periferica al centro cittadino, e alle scuole.
"Siamo pronti a manifestare tutto il nostro dissenso, insieme alle decine di ragazzi che non riusciranno più a raggiungere in tempo utile gli istituti superiori situati nelle zone Bufalotta e Vigne Nuove". A raccogliere l'allarme lanciato dai cittadini il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori e Marco Visconti, Presidente del Movimento Capitale.
Così in una nota: “Casal Monastero non farà più parte della Capitale, almeno sotto il punto di vista dei collegamenti e del servizio pubblico di trasporto. Ma i residenti di questo territorio continueranno comunque a pagare Tasi e a subire la più alta pressione fiscale d’Italia come tutti i romani. Zero servizi e ora anche zero trasporti”.
“La linea 308 ridotta fino a Cinquina sarà sostituito di fatto dalla linea bus 340, che però non permetterà ai ragazzi di Casal Monastero di poter raggiungere le proprie scuole, tutte ubicate nel quadrante Bufalotta e Vigne Nuove. La linea 434 sarà invece del tutto eliminata, permetteva di raggiungere il quartiere adiacente di Torraccia e poi di raggiungere Casal Boccone. Cittadini e comitati di quartiere sono giustamente sul piede di guerra, anche perché per chi non ha un mezzo di trasporto privato a quanto pare la pedonalizzazione sarà obbligata. Marino continui a calpestare le esigenze e la dignità delle zone periferiche della nostra città”.
