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San Basilio, pusher usava la finestra di casa come ‘bancone’

Arrestato ieri, nel quartiere di San Lorenzo, un pusher che nonostante il vincolo degli arresti domiciliari spacciava cocaina dalla finestra della sua casa al primo piano

Nonostante fosse agli arresti domiciliari, continuava ad esercitare la sua attività di spacciatore. Approfittando della posizione, particolarmente favorevole della sua abitazione, che si trova al piano rialzato in un condominio in Via Recanati, cedeva droga e riceveva denaro semplicemente sporgendosi dalla finestra della camera da letto. Un’attività fiorente e, a quanto pare, costante. 

Lo hanno scoperto gli agenti del Commissariato San Basilio che, dopo diversi giorni di indagini, hanno chiuso il cerchio intorno a C.F., arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti del Commissariato hanno eseguito numerosi servizi di appostamento per controllare l’attività del giovane, piuttosto fiorente a giudicare dal frequente via vai di clienti interessati all’acquisto di droga.
 
Quando gli investigatori hanno bussato alla porta dello spacciatore, fingendo il classico controllo per i detenuti agli arresti domiciliari, il giovane è rimasto piuttosto sorpreso. Mentre uno dei poliziotti stava portando a termine la verifica sul suo documento, il pusher si è subito precipitato in sala da pranzo ed ha afferrato un bicchiere in plastica contenente quella che, poco dopo, si sarebbe scoperto essere droga.
Si è quindi diretto in bagno, e dopo aver colpito al volto uno degli agenti, ha svuotato il contenuto del bicchiere nel lavandino. Nonostante il suo tentativo, i poliziotti sono riusciti a recuperare parte della sostanza stupefacente.
 
All’interno di un pensile della cucina sono stati sequestrati, inoltre, tre bicchieri da caffè contenenti cocaina, oltre ad un frullatore di piccole dimensioni ed una confezione di bicarbonato. Nel portafoglio del giovane sono stati anche sequestrati circa 1600 euro in banconote di piccolo taglio provenienti dall’attività di spaccio. Al vaglio degli investigatori ci sono anche altri due assegni, trovati nella sua camera da letto.
 
Nei confronti di C.F. è quindi scattata l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che quella per lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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