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San Basilio Via della Cesarina

Via della Cesarina, botte con catena e cinghia a moglie e figli

Il 35enne romeno è stato arrestato: le botte "servivano" a costringere la convivente a praticare l'accattonaggio. La donna avrebbe anche subito un aborto a causa delle botte ricevute

Dopo anni di maltrattamenti alla moglie ha tentato di sottrarle i suoi bambini di 4, 5, e 7 anni per rapirli e portarli in Romania. Il suo tentativo è però fallito perchè il 35enne romeno è stato arrestato dagli uomini del Coordinamento Operativo Attuazione insediamento Nomadi, diretto dal comandante, Antonio Di Maggio.

La donna, una sua connazionale che lavora come operatrice alla Caritas, aveva subito in silenzio numerose violenze al punto da dover abortire per i calci e i pugni ricevuti ed era costretta a mendicare in strada. La donna si è rivolta a un parroco, che ha denunciato tutto alla polizia municipale, riuscendo a sventare il rapimento. L'uomo arrestato viveva con la famiglia nel campo nomadi di via della Cesarina a Casal Boccone.

TERRORE - Terrorizzata e provata dalle angherie subite la donna fugge dalla casa mobile in cui viveva in via della Cesarina e denuncia l'accaduto alla Polizia Municipale. Nella sua denuncia la donna, che esercita la potestà genitoriale sui minori, ha fatto trasparire anche il timore che i suoi tre figli possano esserle sottratti e condotti in Romania.

Questo timore è stato confermato dalle dichiarazioni del parroco della chiesa frequentata dalla signora e dalla Caritas diocesana di Roma dove la donna prestava opera di volontariato. Nelle dichiarazioni rese la donna denuncia anche un aborto a seguito delle percosse subite ed il completo isolamento a cui la costringeva l'aguzzino fino a privarla di ogni contatto con la sua famiglia di origine.

La donna aveva anche trovato un onesto lavoro di collaboratrice domestica ma è stata "convinta", a forza di botte, a dedicarsi all'accattonaggio, attività considerata dal marito evidentemente più redditizia.

Poche ora fa si è giunti al fermo del romeno che, tra l'altro, costringeva i propri figli a vivere nella casa mobile anche in pessime condizioni igienico sanitarie. L'uomo è stato arrestato e condotto a Regina Coeli mentre i minori visibilmente provati dagli eventi sono stati rassicurati, confortati e trasportati insieme alla madre in un centro di accoglienza dell'amministrazione provinciale.

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