"No all'isola ecologica in via Siro Solazzi", i residenti di Torraccia organizzano una petizione

"No alla costruzione di un'isola ecologica in via Siro Solazzi". E' questa la petizione che un gruppo di residenti del quartiere Torraccia del Municipio Roma IV, ha avviato nella giornata di ieri per manifestare il proprio dissenso verso l'edificazione dell'isola ecologica nei pressi delle abitazioni e delle scuole. La petizione sarà poi consegnata agli uffici municipali nell'arco di una settimana. 

Nel giugno dello scorso anno, l'allora commissario Tronca ha individuato tre aree nel Municipio Roma IV per la costruzione di isole ecologiche. Tre quindi anche i quartieri interessati, Pietralata, Casal Monastero e Torraccia. Immediata la reazione del partito democratico del parlamentino IV che ha chiesto durante lo svolgimento di un recente consiglio di annullare la delibera, non perché contrario all'isola ecologica ma perché assente il coinvolgimento dei cittadini. Un ordine del giorno bocciato però dalle forze di maggioranza, Movimento Cinque Stelle, perché: "lo stralcio della delibera è possibile solo per mano dell'amministrazione comunale". Tuttavia, l'amministrazione municipale si è detta favorevole ad un percorso partecipato che coinvolga quindi anche i cittadini nella scelta delle zone da adibire a isole ecologiche annunciando anche l'indizione di un'assemblea pubblica. 

Intanto però i residenti portano avanti il lavoro e a Torraccia organizzano una petizione per manifestare la propria contrarietà alla nascita dell'isola ecologica in via Siro Solazzi, una zona troppo vicina alle abitazioni e anche alle scuole. Così in tempi record un gruppo di abitanti del quartiere ha lasciato presso alcuni esercizi commerciali della zona la petizione da firmare che "sarà consegnata entro la prossima settimana alla presidente del Municipio", fanno sapere. Le ragioni del loro "no" sono diverse: "Ci sono aree pù adeguate per la costruzione delle isole ecologiche che soprattutto non sono vicine alle case o alle scuole". Ancora: "L'isola ecologica occuperebbe una superficie molto ampia e anche la sicurezza delle abitazioni verrebbe minata come insegna la cronaca considerati i furti e gli incendi di cui sono vittima proprio i centri di raccolta". Infine: "Si tratta di uno scempio che potrebbe cambiare il modo di vivere di tutti noi".