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Tiburtino Settecamini

Caso Basf, Provincia di Roma: "Protocollo d'intesa con ISS"

"La Provincia di Roma e l’ISS svolgeranno in stretta collaborazione, in base a quanto sottoscritto nel protocollo, un programma di ricerca"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La Provincia di Roma ha sottoscritto con l’Istituto Superiore di Sanità una convenzione per la predisposizione di un programma di monitoraggio e sorveglianza ambientale sull’attività dello stabilimento BASF Italia sito in via Salone a Roma.  

La Provincia di Roma e l’Istituto Superiore di Sanità svolgeranno in stretta collaborazione, in base a quanto sottoscritto nel protocollo, un programma di ricerca avente come obiettivi: l'analisi e valutazione della situazione ambientale e dei rischi sanitari connessi all’attività dello stabilimento gestito dalla Basf Italia S.r.l. sito in Roma via di Salone 245; lo studio e predisposizione di un programma di sorveglianza e monitoraggio ambientale, da attuare con particolare riferimento alle specifiche ricadute sulla salute umana delle sostanze prodotte da attività industriali. L’attività di campionamento ed analisi delle matrici ambientali oggetto di studio saranno svolte dall’ISS sulla base di un programma operativo di sorveglianza ambientale concordato con l’Amministrazione Provinciale.

Le attività consisteranno nei seguenti compiti: predisposizione di una progettazione operativa relativa alla individuazione delle attività da svolgere, degli studi e delle rilevazioni da effettuare e delle modalità di realizzazione degli stessi; sopralluoghi preliminari sulla zona interessata dall’intervento, atti a verificare le condizioni di realizzabilità delle attività progettuali; individuazione, raccolta ed esame dei dati storici e dei dati di base dell'area in studio, quali : campagne di rilevamenti ambientale disponibili sull'area, dati relativi ad altre sorgenti areali o puntiformi presenti nell'area in studio, rilevamenti su matrici biologiche (es. latte, foraggio, uova, ecc.) e caratterizzazione della falda sottostante; stima dei livelli di ricaduta al suolo delle emissioni dell'impianto di industriale, utilizzando dati di progetto e dati meteorologici di lungo periodo della zona; identificazione delle aree su cui attivare stazioni di rilevamento del materiale particellare sospeso PM10 e PM2.5 e del materiale particellare sedimentabile. Su detti campioni si procederà alla determinazione ponderale del materiale particellare. Saranno inoltre definite le procedure di campionamento e di analisi per le diverse matrici dell'area interessata ed in particolare per gli aspetti riguardanti la rilevazione dei microinquinanti organici e inorganici nel materiale particellare sospeso e nelle deposizione atmosferiche. Saranno identificate le procedure di sorveglianza ambientale, relativamente alle diverse matrici nell'area in oggetto, alla luce dei dati acquisiti nel corso dello studio e delle informazioni/valutazioni emergenti dagli incontri con la Provincia di Roma. Sarà inoltre valutata, sulla base dei dati rilevati e delle informazioni acquisite, la qualità ambientale dell'area e dei potenziali rischi per la salute della popolazione residente nei pressi dello stabilimento.

La durata della convenzione tra Provincia di Roma e ISS, che potrà essere prorogata previo accordo tra le parti, è stata fissata in diciotto mesi a partire dalla firma del protocollo. Per la realizzazione del programma di monitoraggio la Provincia di Roma mette a disposizione dell'ISS, a titolo di rimborso delle spese sostenute, un fondo pari a € 100.000 oltre ai propri laboratori mobili di rilevazione, oltre a fornire idonea formazione al personale dell’Istituto circa le attività di gestione e manutenzione delle apparecchiature in detti laboratori situate.

“La convenzione sottoscritta tra Provincia di Roma e Istituto Superiore di Sanità ha l’obiettivo di realizzare uno studio della durata di 18 mesi finalizzato all’analisi e alla valutazione della situazione ambientale e dei rischi sanitari riconducibili all’attività dello stabilimento e gestito dalla Basf Italia srl. Il progetto prevede la costituzione di un gruppo di lavoro a cui parteciperanno rappresentanti delle due amministrazioni che , avvalendosi di riunioni periodiche, esaminerà i dati raccolti o prodotti, valuterà risultati ottenuti e manterrà rapporto di collaborazione con i cittadini coinvolti. Il gruppo di lavoro discuterà la relazione introduttiva che, entro 30 giorni, l’ISS presenterà all’amministrazione provinciale per illustrare in dettaglio le attività previste nel corso dello studio”. Lo dice il Prof. Giovanni Marsili, responsabile per l’Istituto Superiore di Sanità del progetto di monitoraggio sull’attività della Basf oggetto del protocollo di intesa con la Provincia di Roma.
In merito al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per lo stabilimento Basf si precisa che la Provincia di Roma, su proposta del Comune di Roma Capitale intervenuto in Conferenza dei Servizi, ha rilasciato nel 2009 l’autorizzazione all’impianto per una durata di 12 mesi, poi prorogati per un ulteriore anno, per un periodo limitato al tempo strettamente necessario all’attuazione delle procedure che il Comune di Roma, il cui Sindaco è autorità sanitaria locale, si era formalmente impegnato a porre in essere e che non sono state più realizzate, nonostante le ripetute sollecitazioni dei comitati cittadini e della stessa Provincia di Roma, al fine di adottare un sistema di monitoraggio ambientale permanente sotto il coordinamento dell’ISS. In seguito la Basf Italia ha avviato un contenzioso con la Provincia di Roma davanti al Tar per la durata limitata dell’Aia.

Lo scorso 12 dicembre si è tenuta la Conferenza di servizi per il rilascio dell’autorizzazione alla quale hanno partecipato diversi enti tra i quali l’Arpa Lazio. Il Comune di Roma Capitale non è intervenuto, facendo pervenire soltanto un fax nel quale esprimeva parere favorevole al rilascio dell’AIA. La Provincia ha emanato quindi il provvedimento di rinnovo dell’AIA lo scorso dicembre, per un periodo di 6 anni così come prevede la legge. Il provvedimento contiene però due importanti prescrizioni e vincoli: l’avvio di un piano di monitoraggio delle ricadute sanitarie (che il Comune di Roma si era impegnato a presentare e non ha mai realizzato),  in collaborazione con i cittadini e finanziato per 100.000 euro dalla Provincia tramite una convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, il cui esito sarà vincolante per l’amministrazione provinciale ai fini del prosieguo delle attività dello stabilimento Basf; un piano di delocalizzazione, fuori dall’agglomerato urbano, dell’insediamento produttivo da presentare entro 24 mesi al Comune di Roma Capitale. Di tutto ciò sono stati informati i comitati dei cittadini prima del rilascio dell’Aia.
 

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