Discarica a cielo aperto alla fermata degli autobus della stazione metro Rebibbia
Ferro, pezzi di asfalto, vetro e plastica. La mini discarica, protetta solo da una debole recinzione con la scritta 'lavori in corso', costituisce un pericolo per i pendolari
Sacchetti di plastica, bottiglie di vetro, lattine. Non solo. Anche carta, contenitori di alluminio, tanti, troppi pacchetti di sigarette. Ma non basta. A rendere pericolosa quella che può essere considerata una vera e propria discarica a cielo aperto, in via Tiburtina, è la presenza di ferro e pezzi di asfalto, grandi come macigni, facilmente raggiungibili da chiunque.
Siamo alla fermata degli autobus della stazione della metropolitana Rebibbia, in direzione Tivoli. Proprio qui, infatti, una grande aiuola, protetta con del nastro rosso e la scritta 'lavori in corso', è diventata ricettacolo di rifiuti di ogni genere. E proprio qui, inoltre, stazionano tanti pendolari che devono raggiungere la Tiburtina Valley o oltrepassare il raccordo, compresi ragazzi e bambini che raggiungono le vicine scuole.
La recinzione apposta all'aiuola, oltretutto, è instabile e infonde una sicurezza quasi impercettibile. Il contenuto della mini discarica, come ferro arrugginito, materiale edile di risulta e pezzi di asfalto, può essere preso da chiunque, basta solo chinarsi e allungare un braccio.
