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Sabato, 20 Aprile 2024
Ponte Mammolo Casal de Pazzi / Via Fermo Corni

Casal de Pazzi, chiude la biblioteca Giovenale: gli appelli a Tronca cadono nel vuoto

"Più volte abbiamo chiesto al Municipio di fare sua la nostra battaglia ma a parte alcuni comunicati stampa non ci sono state azioni concrete"

“Ha presente quando vede una stella attraverso un cannocchiale? Ecco, da oggi quella stella non c’è più”. Esordisce così Stefano Petrella, tra i responsabili del centro di cultura ecologica ‘Biblioteca Fabrizio Giovenale’ nel quartiere Casal De’ Pazzi per annunciarne la chiusura. Già perché nel pomeriggio di oggi una mail in posta certificata ha messo la parola fine ad un’esperienza nata nel 2003 quando il Comune di Roma ha stipulato una convenzione con l’ATI LIPU Casale Podere Rosa. Da quell’anno, presso il centro all’interno del parco di Aguzzano, si sono svolti eventi, convegni, dibattiti, ma non solo, momenti di aggregazione e di socialità. In poco tempo la biblioteca del centro è diventata un punto di riferimento per centinaia di ragazzi dei quartieri limitrofi. 

“Il Comune ci ha comunicato la chiusura dei locali il 31 dicembre – spiega Petrella – finisce così l’esperienza di produrre cultura dal basso”.  La chiusura di oggi, quella del 23 dicembre appunto, avrebbe dovuto essere solo un intervallo per le feste natalizie, invece, al ritorno da queste la biblioteca non riaprirà. Ma di chi è la responsabilità del mancato rinnovo della convenzione? “Già da tempo abbiamo segnalato agli organi competenti che la convenzione era in scadenza ma non abbiamo mai avuto riscontri oggettivi – spiega ancora il responsabile della struttura – una disattenzione, la mancanza di volontà politica è stata abbastanza trasversale”.

Nessuno, quindi, ha lavorato per garantire la prosecuzione di un progetto come quello del centro di cultura ecologica nel quartiere Casal de’ Pazzi. “Questo esito ha dei responsabili precisi, ovvero gli attuali amministratori ma le premesse perché tutto ciò avvenisse erano state già poste della giunta Marino e prima ancora da Alemanno che addirittura voleva liberassimo anche prima i locali” – prosegue ancora Petrella. E nella rosa dei responsabili non manca neppure il Municipio: “Più volte abbiamo chiesto al Municipio di fare sua la nostra battaglia ma a parte alcuni comunicati stampa non ci sono state azioni concrete”, tuona il responsabile della struttura che infine conclude: “Da cittadino mi sento umiliato perché i politici parlano tanto di cultura ma quando poi si tratta di mettere i piedi sotto il tavolo della cultura non c’è più nessuno”. 

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