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Pietralata Casal Bertone / Largo San Giuseppe Artigiano

Degrado in largo San Giuseppe Artigiano: "I lavori sono stati interrotti per problemi finanziari"

Sul degrado di largo San Giuseppe Artigiano e la mancata realizzazione del piano parcheggi che ha portato al progressivo abbandono, Sciascia: "Il Municipio spettatore interessato"

La società fallisce e l'opera resta incompiuta, così in largo San Giuseppe Artigiano è subito degrado. Diverse, fino ad oggi le manifestazioni di dissenso da parte dei cittadini che hanno protestato prima con l'affissione di alcuni striscioni poi con un corteo contro l'abbandono della piazza. Dal Municipio: "C'è chi specula e chi risolve i problemi".

"Come Municipio ci siamo fatti carico da subito" dichiarano il presidente Emiliano Sciascia ed il Consigliere Pd Francesco Ferlito - di seguire il problema sollecitando più volte le parti interessati ad una soluzione rapida della vicenda che risale a quasi diciannove anni fa quando con deliberazione G.C. 5481 del 19/12/1997 fu approvato il piano parcheggi". Quindi, aggiungono: "Successivamente fu stipulata la convenzione ed il 19/06/2009, ben sette anni fa, è stato rilasciato il permesso per la costruzione".

Sull'interruzione dei lavori, dal Municipio fanno sapere: "I lavori sono stati interrotti per problemi di natura finanziaria del concessionario la Società SILE srl. che successivamente è fallita. L’opera, ad oggi, risulta incompleta in quanto manca la sistemazione di superficie, che non rende fruibile la piazza e le finiture interne". 
Così, avviene che: "Dopo numerose segnalazioni da parte del Municipio e del IV Gruppo, il Dipartimento alla Mobilità ha intimato al curatore fallimentare, e prima alla società, di provvedere alla manutenzione ricevendo in cambio la disponibilità ad effettuare solo interventi minimi di emergenza."
"Vogliamo ricordare -sottolineano ancora - che il Municipio in questa vicenda è per così dire spettatore interessato".

Dal Municipio quindi fanno sapere quali sono le strade da intraprendere in caso di fallimento: "Le strade percorribili sono due: nel primo caso l’amministrazione può corrispondere alla curatela del fallimento, previa perizia del C.T.U. la somma corrispondente ai lavori effettuati; nel secondo caso l’amministrazione può permettere che la curatela fallimentare agisca liberamente per il fallimento dell’intera opera superficiaria nei limiti consentiti dalla legge".

Infine concludono: "Al momento siamo in attesa del pronunciamento degli organi di governo dell’Ente, nonché degli organi di indirizzo di Roma Capitale in relazione alle facoltà attribuite dalla convenzione al concedente in caso di fallimento del concessionario".

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