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Martedì, 23 Aprile 2024
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Papa Francesco a Pietralata: visita a sorpresa tra i profughi di Ponte Mammolo

Il Pontefice si è recato nel quartiere come da programmi, e prima della messa delle 18 nella parrocchia di San Michele Arcangelo, si è fermato in un campo rom che accoglie anche profughi dall'Africa e dall'America Latina

Tantissima l'attesa per la visita di Papa Francesco alla parrocchia romana di San Michele Arcangelo a Pietralata. Il pontefice è arrivato a bordo della Ford Focus salutando i fedeli dal finestrino. Ma prima, uno dei suoi 'fuori programma': una visita a sopresa in un campo rom a Ponte Mammolo che accoglie anche profughi dall'Africa e dall'America Latina. Con loro ha recitato il Padre Nostro in spagnolo e poi ha impartito la benedizione. 

Alle 18 la messa a Pietralata, dopo essersi intrattenuto a salutare alcuni malati e gruppi di fedeli, concedendosi a chi lo avvicinava per un 'selfie'. E ai bambini del catechismo ha ricordato di non odiare: "Oggi ci sono guerre in Ucraina, in Africa perché c'è l'odio. E chi semina l'odio? Gesù? No, Gesù semina la pace, l'amore. Quando voi sentite nel cuore odio, gelosie, invidie, state attenti, perché questo viene dal diavolo".

Ad accoglierlo, tra gli altri, il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, e il vescovo ausiliare per il settore nord Guerino Di Tora. E poi una folla di persone, tra cui molti bambini sulle transenne disposte in largo Gertrude Comensoli, davanti all'ingresso della chiesa, tra cartelli con immagini del Papa.

La parrocchia è la stessa dove il 25 dicembre 1963 papa Paolo VI decise di celebrare la messa di Natale e dove, nel novembre del 1991, fu in visita anche papa Giovanni Paolo II. Entrando nei locali il pontefice ha scherzato su quanti gli scattavano fotografie da dietro le grate delle finestre: "Ah, i fratelli carcerati!". 

Nell'omelia durante la messa, che è iniziata subito dopo le ore 18, papa Francesco ha ricordato: "Tutti noi abbiamo ferite spirituali,peccati, inimicizie, gelosie, non salutiamo qualcuno perché ci ha fatto qualcosa, ciò deve essere guarito, e bisogna pregare perché Gesù le guarisca. Lui è l'unico che può farlo. Voi ascoltate Gesù o preferite ascoltare altro, le chiacchiere della gente, le storie? Gesù - ammonisce il pontefice - non parla in un canale tv ma nel Vangelo. Per questo dovete cercare la sua parola nel Vangelo, portandolo sempre con voi".

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