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Tiburtino: la consulta dei quartieri per favorire la democrazia partecipata

Il territorio diviso in tre macro aree

“Avvicinare i cittadini al Municipio”: è questo l’obiettivo chiaro della consulta dei quartieri. Per ora è un progetto, anzi, una proposta di deliberazione che al Tiburtino dovrebbe favorire la partecipazione popolare. A raccontare la genesi di tutto questo è il consigliere del movimento cinque stelle Domenico Milano. 

In cosa consiste la consulta dei quartieri?

Il principio potrebbe essere se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto già perché l’intento è quello di creare momenti di incontro tra la parte politica e i cittadini proprio all’interno dei quartieri per generare democrazia partecipata. “Il progetto prevede la divisione del territorio in tre macro aree – ha spiegato Milano a Roma Today – a cadenza prefissata, nei punti stabiliti, un’assemblea composta da consiglieri provenienti da ogni parte politica, insieme al segretario verbalizzante, incontrano i cittadini”. Milano ha precisato: “In questa maniera si ottiene un piano di sviluppo annuale dove le richieste dei cittadini non restano “verba volant” ma vengono inserite all’interno di una progettualità”. 

La divisione delle macro aree della consulta 

Il territorio del Tiburtino sarebbe diviso secondo il progetto in tre macro aree con un taglio verticale: si avrebbe quindi la Consulta dei quartieri – I: Casal Bruciato, Casal Bertone, Portonaccio, Pietralata, Monti Tiburtini, Collina Lanciani, Tiburtino III; Consulta dei quartieri – II: Colli Aniene, Tor Cervara, Casal de Pazzi, Podere Rosa, Rebibbia - Ponte Mammolo, San Cleto e infine la Consulta dei quartieri – III: Casal Monastero, San Basilio, Torraccia, Prato Lauro, Settecamini, Case Rosse, Casale Caletto, Casale Cavallari – Salone. 

“Progetto ambizioso”

"Mi auguro che il progetto possa trovare parere favorevole da tutte le parti politiche - ha concluso Milano - è uno strumento che, al netto dell'impegno considerevole di ognuno di noi, pone le basi per un confronto diretto con i cittadini senza privilegiare nessuno ma mettendo tutti sulla stessa posizione"

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