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Pietralata Pietralata / Via Achille Tedeschi, 64

Pietralata: esproprio per "pubblica utilità", ma ancora famiglie senza alloggi

Dopo l'esproprio per "pubblica utilità" per lo SDO di Pietralata, alcune famiglie sono ancora in attesa di nuove collocazioni. Il Presidente del Comitato di Quartiere denuncia: "Le risposte dell'Amministrazione? Cercatevi voi le nuove strutture'"

"Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni". Comincia così la denuncia del Presidente del Comitato di Quartiere Monti Tiburtini Massimiliano Scermino che racconta a RomaToday la questione dello sgombero di Via Achille Tedeschi, in zona Pietralata, una vicenda che "va avanti ormai da troppo tempo e che non possiamo davvero più sostenere". Ma facciamo un passo indietro e ripercorriamo la vicenda dal suo inizio.

SDO DI PIETRALATA - Nel 2009 il V Municipio (l'attuale IV, dopo la modifica a seguito dell'accorpamento, NDR), entra ufficialmente a far parte del progetto SDO di Pietralata, ossia la creazione del Sistema Direzionale Orientale per la riqualificazione urbanistica dell'area. Per dare spazio e modo al progetto di entrare in vigore, vengono epropriati alcuni stabili con il conseguente trasferimento di alcune famiglie in temporanei alloggi in attesa di nuova collocazione. Le strutture sgomberate, c'è da dirlo, sono vecchie case degli anni '50, costruite su lotti di proprietà ma di fatto abusive, tant'è che per la nuova ricollocazione non vengono previste compensazioni economiche.

FAMIGLIE IN ATTESA - Alcune delle famiglie coinvolte ricevono infatti nuove collocazioni nella zona di Tor Bella Monaca (in particolare ello stabile di via dell'Archeologia), oppure a Centocelle (in Via Fontechiari), ma altre ancora oggi risultano in attesa della nuova destinazione. "Più volte abbiamo fatto presente la situazione a chi di dovere, tutte le volte però i rappresentanti delle varie amministrazioni non sono stati in grado di darci delle risposte concrete, a volte non ci hanno neppure ascoltato" - prosegue fortemente amareggiato Scermino - "Il Presidente del Municipio, a suo tempo, ci disse che avremmo dovuto cercare noi degli stabili disponibili per la nuova destinazione, mentre l'ex Direttore del Dipartimento dell'Ufficio Abitativo Raffaele Marra ci disse che se fosse stato per lui 'nemmeno le baracche' ci avrebbe dato".

SITUAZIONE FERMA - Sta di fatto che la situazione, nel corso di questi anni, è rimasta praticamente ferma: lì nel V Municipio, dove sarebbero dovuti sorgere spazi e servizi di pubblica utilità, i lavori non vanno avanti. "Come Presidente del Comitato di Quartiere sono il primo a mettermi in gioco e offrire tutta la mia disponibilità a servizio dei cittadini del mio territorio - continua Massimiliano Scermino - ma non so fino a che punto potremmo continuare così. Attualmente la sede del comitato si trova fisicamente a casa mia, nel mio appartamento, ma non è una situazione accettabile, al di là della mia disponibilità personale". 

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