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Tiburtino

V Municipio, falsi manifesti Pd a sostegno di Caradonna

Per le vie del V Municipio, sono stati appesi ieri numerosi falsi manifesti a sostegno del Presidente Caradonna, firmati con il simbolo del Pd. Miccoli : " Al momento non ci sono le condizioni per sostenere Caradonna. Il Pd è fuori dalla maggioranza."

Ieri mattina, per le vie del territorio municipale, sono apparsi numerosi manifesti, firmati con il simbolo del Pd, a sostegno del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna : "Ivano vai avanti, il Pd del V Municipio è con te." I manifesti non sono mai stati autorizzati da Pd che ha denunciato il fatto a magistratura e Carabinieri.

Questi falsi manifesti hanno contribuito ad alimentare le già forti tensioni tra il Pd e Caradonna, situazione scoppiata ad Agosto, quando il Presidente del V Municipio aveva deciso di passare dal Pd al partito di Rutelli, Api.

LA CRISI DEL V MUNICIPIO - La crisi del governo del V Municipio inizia nel mese di Agosto al momento della decisione del Presidente Caradonna, di abbandonare il Pd per passare al partito di Rutelli 'Alleanza per l'Italia' (Api). Caradonna diede una spiegazione della sua scelta dichiarando "Il motivo per il quale avvio questa nuova esperienza, è la cocciutaggine per il riformismo in questo Paese. Ero riformista ai tempi del Pci con Giorgio Napolitano, lo sono stato nel Pds e nei Ds poi, e nel Pd con Veltroni, e ora lo sarò nell' Api, con l' obiettivo che questa mia decisione possa rafforzare la collaborazione con il Pd". "Seguirò a lavorare con una coalizione di centrosinistra che si arricchirà di un partito in più: l' Api". Il Pd però non ha condiviso questa sua decisione privando Caradonna dell' appoggio del partito.-

Neanche la condanna dei manifesti da parte di Caradonna è riuscita a placare l'irritazione del coordinatore del Pd Marco Miccoli, il quale in una nota al riguardo, ha dichiarato: "Relativamente alla gravissima provocazione verificatasi questa mattina, annunciamo che abbiamo presentato una denuncia alla magistratura e ai carabinieri chiedendo che vengano scoperti al più presto gli autori della grave azione."

La discussione sembra a questo punto spostarsi dal problema dei manifesti falsi, ad un 'botta e risposta' tra il Presidente Caradonna e il coordinatore del Pd Miccoli, il quale ribadisce che "al momento non esistono le condizioni per il sostegno al Presidente Caradonna da parte del nostro partito. Al momento il Pd è fuori dalla maggioranza che sostiene l'azione di governo del Presidente Caradonna."

"Apprendiamo dai comunicati - prosegue il coordinatore romano del Pd - che sarebbero intercorsi dei colloqui con le altre forze politiche e che sarebbero stati compiuti dei passi avanti. Per quanto ci riguarda, non siamo stati convocati dal presidente." Riguardo questa affermazione, la risposta di Caradonna è stata immediata, tenendo a ricordare a Miccoli che gli incontri erano già in programma al fine di condividere le linee programmatiche con le forze della coalizione di centrosinistra del V Municipio.
Ha tenuto inoltre a sottolineare che il tentativo di organizzare un incontro anche con il Pd, da parte sua c'è stato e al contrario riferisce che " alle telefonate effettuate dalla sua segreteria per contattare Miccoli, non è ancora arrivata risposta."

Assolutamente ironica è stata la reazione di Marco Miccoli: " E' alquanto bizzarro il modo di Caradonna di convocare il coordinatore romano del Pd: fa telefonare dalla sua segreteria senza preoccuparsi minimamente di verificare la disponibilità dell'altra parte o di concertare una data."

Il dubbio e l'interrogativo di molti al momento, è se Caradonna riuscirà a riottenere l'appoggio del Pd evitando così la caduta del suo governo. Nel frattempo, il Presidente ha convocato per Mercoledì una riunione alla quale dovrebbero essere presenti le stesse forze politiche e durante la quale presenterà una proposta per una nuova giunta ai fini di poterla discutere.

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