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La “Partecipazione al plurale” è realtà

Tanto pubblico al convegno nel Parco di Aguzzano: protagonisti la partecipazione e l'amministrazione del territorio del V municipio

Si è concluso il convegno “La partecipazione al plurale”, promosso il 27 e 28 febbraio 2009 dal Municipio V del Comune di Roma con il contributo della Regione Lazio e della Provincia di Roma: dedicato alle esperienze partecipative che coinvolgono attivamente i cittadini, le associazioni e le reti territoriali nelle scelte amministrative del Municipio V.

Il convegno ha visto un'ottima partecipazione di pubblico nella splendida cornice del Parco Regionale Urbano di Aguzzano. Alla presenza del Presidente del Municipio V Ivano Caradonna, l'Assessore al bilancio della regione Lazio Luigi Nieri, l'Assessore alla Formazione del Comune di Roma Bordoni, l'Assessore alle politiche del territorio Civita della Provincia di Roma; del Municipio V, sono intervenuti, l'Assessore alle opere pubbliche Acchiardi, l'assessore alle politiche sociali Marcucci, l'assessore all'ambiente Campana.

I lavori hanno affrontato le tematiche della partecipazione e dell'amministrazione del territorio; come sottolineato dal vicepresidente e assessore alla partecipazione democratica Antonio Medici, "la partecipazione al plurale è quella della realtà, con le sue sfaccettature, i suoi problemi, le sue risorse".

Estremamente significative le relazioni delle associazioni e delle reti territoriali, che hanno suggerito ed analizzato con gli amministratori pubblici la realtà del Municipio V, quadrante della città di Roma fondamentale dal punto di vista economico, urbanistico e dei trasporti. La partecipazione ha portato i cittadini a votare un'opera pubblica da realizzare, per cui è stata scelta la realizzazione di una pista ciclabile che congiunga le aree verdi municipalo, opera di cui sono già disponibili i fondi e che sarà al più presto realizzata dal Municipio V.

L'Assessore Nieri ha infine ricordato che nella regione Lazio, seconda a livello nazionale per ricchezza prodotta, "il percorso della partecipazione nel Lazio è come quello di un piccolo stato, ha realtà molto diverse, deve quindi adattarsi alle necessità territoriali; per gli amministratori, è un'esperienza importante, un modo per rendere la politica più vicina alle persone".

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