Tiburtina, via Lorenzo Il Magnifico sul piede di guerra: "Pronti a unirci contro il degrado"
Sono un gruppo di residenti della zona, arrivato al limite della sopportazione per le condizioni di abbandono dell'area che circonda il nuovo scalo ferroviario. In corso una raccolta firme
Che diventi comitato di quartiere, associazione o network di condomini, poco cambia. I residenti che abitano a pochi passi dalla stazione Tiburtina non ne possono più. E guai a dire che stanno a 'piazza Bologna'. Via Lorenzo il Magnifico degenera ogni 100 metri, e da Bologna alla Circonvallazione la differenza è lampante.
Il degrado li accerchia e l'idea che inizia a balenare è di non limitarsi ai lamenti sul pianerottolo. "Vogliamo provare a costiture una forza cittadina che possa farsi sentire a livello istituzionale" ci spiega uno dei fautori di tutta l'organizzazione.
"Per adesso siamo una decina di condominii interessati a unirci per denunciare la tante situazioni di degrado della zona. Stiamo raccogliendo le firme per presentare un esposto, per il momento ne abbiamo messe insieme una sessantina, che non è poco visto che siamo in piena estate".
BIVACCO - Ci sono i marciapiedi, luogo di bivacco continuo. "Pensi che nel nostro condominio abbiamo addirittura pagato dei lavori per spostare il cancello di quei 40 centimetri sufficienti per scoraggiare le persone che continuamente si sedavano davanti ubriache".
SOTTO LA TANGENZIALE - Poi c'è c'è quel mostro di nome 'Tangenziale' che offre riparo tutto l'anno a orde di clochard. "Stanno a dormire a decine sopra le griglie della metro da lì esce aria calda e d'inverno è perfetto per scaldarsi".
Non che l'estate li scoraggi, intendiamoci. E il problema non sarebbe neanche tanto il cattivo odore di quei giacigli di fortuna a due passi dalla stazione Tiburtina tirata a lucido, quanto le condizioni dei senza tetto, che "da una certa ora in poi sono completamente ubriachi". In effetti passando di lì a partire dal tardo pomeriggio è facile ammirare la classica distesa infinita di Peroni da 66 cl.
STABILIMENTO ITTIOGENETICO - E sempre in tema di accampamenti dell'ultima ora abbiamo lo Stabilimento Ittiogenico, altra pessima cornice alla tanto declamata Tiburtina. Il nuovo scalo ferroviario affaccia infatti sull'area abbandonata dell'ex Istituto Sperimentale di Acquacoltura, diventato da fiore all'occhiello del quartiere un rifugio per senzatetto e covo di rifiuti a cielo aperto.
Insomma, le ragioni per chiedere di intervenire sul quartiere non sembrano mancare. La volontà c'è e i numeri pure. "Stiamo muovendo i primi passi, ma siamo tutti intenzionati a far sentire la nostra voce. Adesso si tratta di strutturarci nel migliore dei modi possibile per non disperdere le risorse".
