Agguato a Casal Bruciato: i sicari volevano uccidere Saltalippi
Non un semplice avvertimento, ma un vero e proprio agguato per ammazzare. Questa l'ipotesi degli investigatori che ora cercano legami con l'omicidio Simmi e con altri episodi analoghi
La certezza al momento è che i sicari che domenica sera hanno sparato contro Giulio Saltalippi a Casal Bruciato, volevano uccidere. I colpi esplosi non sono però andati a segno come dovevano, ferendo l'uomo due volte all'addome, e una rispettivamente alla gamba destra e alla mano. L'uomo è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.
Sull'episodio le indagini si muovono soprattutto a caccia dei legami con i precedenti episodi violenti nella Capitale, primo fra tutto l'omicidio Simmi. Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo ed il capo della squadra mobile Vittorio Rizzi si sono riuniti, a riguardo, per fare il punto della situazione e per fissare la strategia investigativa.
A indurre a pensare alla presenza di legami sono le modalità d'azione dei sicari, del tutto simili tra Prati e Casal Bruciato. A Prati come in via Diego Angeli i killer hanno agito in moto, inseguendo la vittima. Una dinamica simile anche quella di un agguato a Cinecittà in cui a fine maggio rimase ferito un pregiudicato. Per l'omicidio di Simmi, diverse analogie erano emerse anche con l'assassinio di Angelo Di Masi, ucciso nel gennaio scorso, i cui killer non sono stati ancora identificati. (fonte Ansa)