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Casal Bruciato Casal Bruciato / Via Cluniacensi

Casal Bruciato: sgomberati i nomadi stanziati in via Cluniacensi

Oggi al via con il censimento di circa 300 rom romeni le operazioni di sgombero e di abbattimento di baracche di un insediamento abusivo a via dei Cluniacensi, a Casal Bruciato

Continuano gli sgomberi nel V municipio, dopo quello di via del Flauto, oggi le ruspe sono entrate in azione nel campo nomadi di via Cluniacensi a Casal Bruciato. Oltre all'abbattimento delle baracche, iniziato verso le 12.30, si è provveduto a censire circa 300 rom romeni.

Sul posto, oltre ai membri di alcune associazioni che lavorano per l'integrazione dei nomadi, come Arci e Popica, c'è il delegato del sindaco per le politiche per la Sicurezza, Giorgio Ciardi, che ha spiegato: "In questo campo circa il 60% degli occupanti è minorenne e i bimbi scolarizzati dovrebbero essere circa 40. Siamo intervenuti anche perché la polizia ci ha informato riguardo la diffusione in quest'area di prostituzione maschile minorile e questa situazione non era più tollerabile".

Nel corso del lavoro di censimento gli agenti della polizia municipale hanno trasferito un minore senza genitori in una struttura di accoglienza.
Secondo quanto riferito dal delegato del sindaco per le politiche per la Sicurezza, Giorgio Ciardi, "ai circa 300 occupanti dell'insediamento è stato proposto il trasferimento al Cara di Castelnuovo di Porto, ma hanno rifiutato. Abbiamo aggredito - ha proseguito Ciardi - il fenomeno in alcune aree della città dove questo tipo di criticità era più forte, perché in presenza di insediamenti abusivi come questo il numero dei reati è più alto. Ieri nel tavolo, in Prefettura, con gli altri soggetti istituzionali interessati alla questione, abbiamo deciso di effettuare questo intervento stamattina. Una volta evacuati da qui, molti di questi rom torneranno con il pullman in Romania, perché solitamente ci hanno riferito che il tentativo di reinsediamento è minimo". Hanno assistito alle operazioni di sgombero anche alcuni componenti di associazioni che lavorano per l'integrazione dei rom. Per Claudio Graziano, di Arci, "l'intervento di oggi è una chiara propaganda elettorale. Questo non è il modo di risolvere i problemi perché queste persone si riverseranno nelle strade. I rom hanno rifiutato il trasferimento al Cara perché era stato proposto solamente a donne e bambini e non agli uomini". (Ansa)
 

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