rotate-mobile
Casal Bruciato Casal Bruciato / Via di Casal Bruciato, 27

Sfratti a Casal Bruciato, M5s si astiene e decide di non impegnarsi

La maggioranza si è astenuta dalla votazione dell'ordine del giorno

Gli “sfratti” di Casal Bruciato arrivano in Municipio ma con un nulla di fatto. Durante l’ultima seduta del consiglio municipale, nella mattina di mercoledì 11 ottobre, il gruppo del Partito Democratico ha presentato un ordine del giorno per chiedere alla presidente di verificare “lo stato dell’arte degli sfratti” presso il Dipartimento e per attivarsi presso l’assessorato alla Casa di Roma Capitale chiedendo appunto la gestione dell’emergenza abitativa in questione. Il documento è stato sostenuto da tutte le forze politiche dell’opposizione, ma la discussione si è conclusa con un nulla di fatto: la maggioranza si è astenuta dalla votazione bocciando di fatto il documento. 

Il contenuto dell'ordine del giorno

In particolare nell'ordine del giorno il consiglio del Municipio Roma IV chiedeva di "impegnare il presidente del Municipio a verificare presso il competente dipartimento, lo stato dell'arte degli sfratti di via Casal Bruciato al fine di accertare la reale situazione della gestione immobiliare in questione; ad attivarsi presso l'assessore alla casa affinché venga gestita tale emergenza abitativa, in considerazione del fatto che Ater gestisce, per conto di Roma Capitale, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che da quest'ultima vengono assegnati mediante bandi pubblici".

Qui la storia degli sfratti

"I 5 stelle non sanno stare vicino ai cittadini"

“Il movimento cinque stelle rispetto a questa vicenda non ha mostrato nessun interesse - è stato il commento di Massimiliano Umberti, capogruppo del Partito Democratico al Tiburtino - hanno dimostrato ancora una volta di non essere in grado di stare vicini ai cittadini, il loro modo di mettere “toppe” agli avvenimenti che riguardano il territorio è imbarazzante e fallace”. Ha aggiunto: “Ho notato comunque un atteggiamento di apertura della presidente del Municipio rispetto al resto della maggioranza. Del resto non votando il nostro documento hanno sconfessato anche le lettere preparate dall’assessore Tozzi che chiedeva un incontro con l’assessore capitolino che tra l’altro non è il giusto interlocutore, per questo – ha concluso Umberti – Tozzi farebbe bene a dimettersi”. 

La replica del Movimento Cinque Stelle 

"Ci siamo astenuti dalla votazione perché il documento presentato dal Pd è stato ampiamente superato dai fatti” ha spiegato Germana Di Pietro, capogruppo del M5S  e presidente della commissione politiche sociali del tiburtino. Nei dettagli: “Abbiamo preso parte all’assemblea che si è svolta nel cortile delle case Ater lo scorso 2 ottobre invitando tutti gli inquilini e i loro rappresentanti sindacali l’indomani in Municipio alla commissione convocata proprio sulla questione”. E dalla commissione: “A fine lavori è stato dato mandato all’assessore Tozzi di aprire un tavolo tecnico con le parti interessate, quindi, Ater, Regione, Enasarco e Dipartimento: il tavolo è stato convocato per la giornata di lunedì 16 ottobre”. Di Pietro ha aggiunto: “Il PD ha messo in scena una strumentalizzazione vera e propria, che cosa ha fatto in questi cinque anni da quando siede al governo della Regione? Non è certo il Comune a dover rispondere di questi sfratti". Ha concluso: "Il Pd lo sa bene e lo sa bene tutta l'opposizione che ora fa finta di voler risolvere dopo 43 anni in questo modo. Si svegliano tutti ora. Strano no?"

Una spada di Damocle sulla testa degli sfrattati

Intanto sulla testa delle 116 famiglie che vivono nei palazzi Ater di via Casal Bruciato 27 da oltre 40 anni pesa come un macigno la spada di Damocle: il loro futuro resta incerto in attesa di soluzioni definitive. Per ora resta quella paventata dal Partito Democratico, almeno per i prossimi dodici mesi spiegata al nostro giornale nei giorni scorsi dagli esponenti dem: "Il gruppo del Partito Democratico presenterà in consiglio regionale una nuova delibera che annullerà la delibera di Ater con la quale è stato sciolto il contratto tra l’ente e l’Enasarco in questo modo il contratto sarà prorogato di 12 mesi e la Regione finanzierà un importo pari a 80mila euro"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sfratti a Casal Bruciato, M5s si astiene e decide di non impegnarsi

RomaToday è in caricamento