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Martedì, 16 Aprile 2024
Casal Bruciato Casal Bruciato / Via di Casal Bruciato, 27

"Dodici mesi di proroga": la proposta del Pd per gli sfrattati di via di Casal Bruciato

Il Nodo Territoriale Tiburtina: "Tante chiacchiere e pochi fatti"

Un’assemblea molto partecipata quella che si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 2 ottobre, all’interno del cortile delle palazzine Enasarco in via Casal Bruciato 25. Un incontro tra il Partito Democratico, gli inquilini Ater sotto sfratto, una rappresentanza del sindacato Asia-Usb e il Nodo Territoriale Tiburtina.

La storia

Un’estate più calda del solito quella vissuta dalle oltre cento famiglie che da 40 anni vivono nelle palazzine Enasarco gestite da Ater a Casal Bruciato. Già perché l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale ha disdetto il contratto di affitto con Enasarco comunicando di fatti lo sfratto agli inquilini. Le famiglie che vivono qui sono le stesse famiglie che nel 1974 hanno portato avanti la “lotta per la casa” nel vicino quartiere San Basilio. Durante quei giorni di battaglia ha perso la vita anche Fabrizio Ceruso e la sua morte ancora oggi resta per gli abitanti del quartiere un simbolo di lotta e viene commemorata ogni anno. Ai taccuini di Roma Today il direttore di Ater Franco Mazzetto aveva dichiarato: “Per i primi anni si è occupata la Regione di pagare l'affitto. Poi i costi sono ricaduti su di noi. Si consideri che la spesa ammonta a 230mila euro annui a fronte di un guadagno per Ater di 180mila euro e negli anni per noi questo è diventato insostenibile”.

Il PD propone la proroga di 12 mesi

“Il gruppo del Partito Democratico presenterà in consiglio regionale una nuova delibera che annullerà la delibera di Ater con la quale è stato sciolto il contratto tra l’ente e l’Enasarco – ha spiegato Massimiliano Umberti, capogruppo PD al Municipio IV – in questo modo il contratto sarà prorogato di 12 mesi e la Regione finanzierà un importo pari a 80mila euro”. Su quanto avverrà allo scadere dei 12 mesi Umberti ha aggiunto: “In questo periodo saranno convocate riunioni tra tutte le parti interessate affinché il problema venga risolto in maniera definitiva”. Sull’impegno del PD Umberti ha concluso: “Mi preme sottolineare che il Partito Democratico è stato l’unico ad interessarsi della problematica, basta considerare che il movimento cinque stelle non ha voluto neppure discutere l’ordine del giorno annullando il consiglio fissato in calendario per la giornata di martedì – inoltre – ad assemblea finita ho promesso agli inquilini che ci saremmo impegnati e che lo avremmo fatto con il cuore”.  

“Tante chiacchiere e pochi fatti”

La soluzione proposta dal gruppo PD non ha trovato l’entusiasmo del Nodo Territoriale Tiburtina che da subìto si è schierato al fianco degli sfrattati anche supportando proteste in Municipio come l’occupazione della del consiglio. “Gli esponenti del Partito Democratico hanno continuato a proporre soluzioni transitorie, senza alcuna garanzia per gli inquilini e senza prendersi una responsabilità seria in merito a questa assurda vicenda – hanno spiegato - Gli abitanti degli stabili, increduli e adirati rispetto a tale mancanza di presa di posizione, hanno ribadito con forza che da quelle case non se ne andranno e che si deve convocare immediatamente un tavolo congiunto con le parti in causa: Regione, Comune, Ater”. Il Nodo non ha risparmiato attacchi mostrando l’intenzione di non arrendersi: “Anche nella giornata di ieri si è assistito all'ennesimo scenario di tante chiacchiere e pochi fatti: senza soluzioni concrete, ogni proposta è una fallace promessa elettorale – ha concluso - Continueremo a batterci affinché questa indegna situazione si risolva nell'unica maniera possibile: casa e diritti per tutti gli inquilini di Via di Casal Bruciato 25-27”.

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