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Casal Bruciato

"Nidi convenzionati fuori dal bando? Solo un errore". Il Comune sconfessa il IV municipio

La presidente Roberta Della Casa aveva difeso la scelta definendola in linea con il programma del MoVimento. "Avvocatura e Dipartimento hanno parlato di errore davanti al Tar", spiega il capogruppo Pd Massimiliano Umberti

Il Comune boccia il Municipio IV e la presidente grillina Roberta Della Casa. E' quanto accaduto ieri davanti al Tar, chiamato ad esprimersi a seguito del ricorso presentato dai gestori degli asili nido messi a bando a posti zero nel Municipio IV. A darne notizia è il capogruppo Pd, Massimiliano Umberti. "Un incontro di conciliazione in cui Avvocatura capitolina e Dipartimento servizi educativi hanno di fatto ammesso l'errore, chiudendo di fatto lì la faccenda e promettendo la correzione già nella giornata di oggi", spiega Umberti. I genitori che hanno già presentato domanda possono annullarla e presentarne una nuova, inserendo tra le preferenze uno dei sei nidi precedentemente esclusi. Questo l'aspetto burocratico. Resta la pesante bocciatura politica del municipio che ha voluto - unico sul territorio romano - e difeso la scelta ed ora si trova a dover fronteggiare quella che il Pd municipale defiisce "ennesima figura barbina".

LA VICENDA - Tutto ha inizio con una lettera recapitata dalle direzioni socio-educative dei municipi a sei asili: Baby2000, La Farfalla entrambi nel quartiere Casal Bruciato, Scoiattolo allegro e Casa Giardino a Ponte Mammolo, Giocolando a Casal de’ Pazzi, Tigro a Torraccia. Si tratta di strutture escluse dal bando, all'interno del quale figurano a posti zero. Venendo meno la possibilità di iscrizione al primo anno, quindi la sezione dei piccoli, si assiste a una decurtazione di 162 posti. Restano attive la classi medie e grandi per un discorso di “continuità”. Una decisione che ha scatenato le proteste di genitori e operatori.

Si tratta di strutture convenzionate, ospitate all'interno di altri plessi scolastici. Infatti in base alla legge sull’autonomia scolastica n.59 del 1997, gli istituti hanno potuto scegliere di inserire nell’ambito del progetto formativo anche l’attivazione di nidi convenzionati portando benefici come numero maggiore di posti disponibili e crescita del lavoro grazie a cooperative di educatrici che operano all’interno. La scelta del IV municipio a gestione grillina è stata quella di azzerare i posti in questi nidi, "in linea con le linee programmatiche del MoVimento", si è difesa la presidente Della Casa durante la protesta di genitori e operatori (QUI IL VIDEO).

Oltre alle proteste però i gestori hanno messo in piedi anche un ricorso al Tar che ieri ha vissuto la sua fase conciliativa. Per il Comune si è presentata l'avvocatura, agitando la bandiera bianca. Un errore, un mero errore, di fatto una resa per evitare la probabile bocciatura del Tar. 

Secondo Massimiliano Umberti, capogruppo Pd in municipio, "si è consumato un altro fallimento a cinque stelle. Il limite di ridicolo sta assumendo contorni superiori alla soglia di sopportazione. La responsabilità è tutta della Presidente che era stata da noi allertata sull'errore ed è rimasta sorda ad ogni tipo di critica, racimolando l'ennesima figura barbina. Il consiglio è quello di iniziare a governare, ascoltando magari chi ha da darle dei consigli per il bene del municipio". 

Ancora ieri la presidente e la maggioranza pentastellata avevano bocciato la mozione Pd a difesa dei nidi in questione. Emiliano Sciascia, ex presidente del Municipio: "Così mentre il M5S bocciava la mozione delle opposizioni, che chiedeva appunto di rimettere a bando i posti nei nidi che la Presidente aveva invece chiesto di togliere, ci penserà domani il Comune di Roma con apposita rettifica a ripristinarli, a proposito di legalità. Quindi buone notizie per le famiglie del Municipio. Ora monitoriamo il sito del Comune".

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