Casal Bertone: "Basta con gli insediamenti abusivi, siamo circondati"
Questa mattina la passeggiata "per la legalità" indetta dal nuovo comitato creato ad hoc per denunciare il degrado del quartiere. Pronta una petizione da presentare in Municipio
Avanti e indietro con carrelli della spesa pieni di oggetti metallici e cianfrusaglie varie, frutto di accurati rovistaggi nei cassonetti del quartiere. A Casal Bertone i cittadini sono al limite della sopportazione, hanno registrato negli ultimi tempi un'illegalità crescente e vogliono farsi sentire.
A scatenare il tutto gli insediamenti abusivi nati a margine della zona, sul lato est di via di Portonaccio, tra via Galla Placidia, via Mirri e via Castelguidone. Piccole occupazioni di aree dismesse, con baracche di fortuna senza acqua, luce, gas, che a detta dei residenti farebbero da miccia a una microcriminalità dilagante.
IL NEO COMITATO - Chiedono un sopralluogo della Polizia Municipale, interventi delle istituzioni per ripristinare il decoro urbano e pretendono che il problema sia portato all'attenzione del Municipio. "Qui succedono cose che in passato non si sono mai verificate, la più grossa problematica sono gli insediamenti rom che hanno creato un allarme sociale non indifferente, noi stiamo facendo da portavoce a una richiesta che viene dalla cittadinanza".
L'avvocato Pietro Baris, tra i promotori di un comitato nato ad hoc per portare il disagio sui tavoli istituzionali, ci spiega cosa sta accadendo (GUARDA IL VIDEO). "Ci siamo rivolti in Municipio perché sia indetto il prima possibile un consiglio municipale sul tema. Sempre in Municipio abbiamo presentato una petizione firmata con centinaia di sottoscrizioni".
Questa mattina il nuovo gruppo si è riunito in piazza Santa Maria Consolatrice, il cuore del quartiere, per una passeggiata con il consigliere regionale Fabrizio Santori, che ha risposto all'allarme. A piedi da via di Portonaccio passando per via Mirri, via Pettinengo, via Galla Placidia e via Castelguidone, con l'intento di mostrare quanto già denunciato a parole.
GLI INSEDIAMENTI - "Il contesto si presta particolarmente a situazioni di illegalità" ci spiega Mauro, tra i promotori del neonato comitato. Non ha torto. Via Mirri, una piccola strada senza uscita, è un susseguirsi di capannoni, alcuni in vendita altri dismessi, scheletri di case diroccate, prati incolti lasciati morire.
E un deposito Cotral, che ospita uno degli insediamenti indicati dai cittadini: una ventina di persone stanziate nel piazzale che un tempo ospitava i pullman dell'azienda di trasporti regionale. Aprono e chiudono le porte disinvolti, ma non gradiscono flash e telecamere che allontanano con fare minaccioso.
Qualcuno arriva con carrelli pieni di oggetti metallici, rame per lo più. "Avete un'autorizzazione?" chiediamo "no, ma non sappiamo dove andare". Il consigliere Santori contatta l'azienda regionale di trasporti: è in atto una denuncia alla Procura della Repubblica e al Commissariato di zona.
Su via Castelguido altri due accampamenti occupano la strada, parallela a via Galla Placidia. Vecchi uffici delle Ferrovie dello Stato si sono trasformati da qualche settimana nella casa di venti persone. Pentole che penzolano al muro, panni stesi su stendini di fortuna, montagne di valigie accatastate in ogni angolo. Sono le stesse persone che fanno avanti e indietro coi famosi carrelli e che vanno a prendere l'acqua alla fontana di piazza Santa Maria Consolatrice. Su e giù con botti da riempire, a tutte le ore.
"La situazione sta diventando allarmante" ci spiega Roberto, membro del comitato. "Per rovistare il contenuto dei cassonetti la spazzatura viene lasciata sempre sui marciapiedi". Per non parlare degli allacci della luce abusivi e della spola al nasone. "Queste persone si ritrovano a vivere in condizioni assurde, non hanno niente e vengono nel quartiere per procurarsi qualcosa. E' un emergenza che le istituzioni devono affrontare".
