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Raddoppio Tiburtina: "Entro marzo apertura sottopasso Settecamini e via dei Radar"

Interpellato sullo stato dei lavori del raddoppio della consolare, il Dipartimento Infrastrutture e Manutenzione Urbana ci informa sulle prossime tappe inerenti la viabilità collaterale dell'opera

Avanzano, lentissimi, da otto anni. Lavori eterni che procedono a singhiozzo, con cantieri più morti che vivi. Cittadini, commercianti, pendolari del quadrante est della provincia aspettano da secoli il raddoppio della via Tiburtina, tra le arterie più trafficate della Capitale con fondamentale funzione di accesso viario al centro cittadino. 

IL RADDOPPIO - Un intervento di allargamento, da Rebibbia a Guidonia, per ridisegnare i flussi veicolari che intasano la consolare. Sei corsie di marcia delle quali due in direzione Tivoli, due in direzione Roma e due nel centro della carreggiata per il corridoio di trasporto pubblico. Accanto una serie di interventi di viabilità collaterale nei quartieri attraversati dalla nuova consolare: Case Rosse, Settecamini, Setteville, Casal Monastero, Casal de Pazzi, Tor Cervara. Un sistema di anelli stradali volto a fludificare l'andamento viario secondario, in parte da ristrutturare in parte da costruire ex novo.  

CRONISTORIA - Due tagli del nastro, nel 2006 dall'allora sindaco Veltroni e nel 2009 da Gianni Alemanno, e sempre gli stessi tre anni promessi come termine di chiusura del cantiere. Che però è ancora lì, a intralciare il traffico e a far impazzire l'intero quadrante della Tiburtina Valley, tra fondi bloccati, ritrovamenti archeologici, nulla osta della Sovrintendenza che non arrivano mai. E un traffico d'inferno.

Azzardare previsioni sulla conclusione dell'intera opera appare quanto meno fuori luogo viste le troppe promesse spot delle passate amministrazioni. L'Assessorato ai Lavori Pubblici ha siglato un protocollo di intesa con le ditte coinvolte per il versamento dei fondi mancanti. In attesa di un riutilizzo concreto delle somme bloccate, qualche passo si muove, almeno sul fronte della viabilità collaterale. Facciamo il punto con il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana.

APERTURA SOTTOPASSO - Prima tappa sembrerebbe essere, finalmente, il sottopasso a Settecamini, all'altezza della rotatoria già inaugurata lo scorso aprile, in cantiere da due anni e fondamentale per bypassare la strettoia all'’incrocio con via di Salone e Case Rosse. L'apertura, già promessa a dire il vero per dicembre 2013, dovrebbe materializzarsi entro il mese di marzo. 

Il condizionale è d'obbligo perché, nonostante le opere civili siano terminate, manca ancora l'intervento di Acea per l'illuminazione pubblica. "Siamo pronti per l'apertura, purtroppo quest'ultimo passaggio non dipende da noi, stiamo facendo tutto il possibile per velocizzare i tempi" spiegano dal Dipartimento. Sempre entro fine marzo è in agenda l'apertura del tratto di Tiburtina che costeggia la Selex, circa un chilometro di carreggiata tra via di Castel Madama e via dei Sambuci. 

VIA DEI RADAR - Sempre nel giro di un mese, fanno sapere dal Dipartimento, dovrebbe riaprire anche via dei Radar, Provincia permettendo. La strada di 400 metri aperta nel settembre 2012 e poi chiusa un anno dopo per problemi con il livellamento dei tombini è di fondamentale importanza per alleviare il traffico nei chilometri tra via di Tor Cervara e il Car. E più volte richiesta dalle aziende del triangolo industriale. Anche qui si fanno previsioni ma sempre con cautela. L'apertura della via infatti dipende ancora dalle autorizzazioni della Provincia di Roma per gli allacci degli scarichi delle acque di piattaforma. 

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